Cattolica Incontra il Mare

Analisi
Cattolica ha un legame forte con il mare fin dall’antichità; la sua storia è stata sempre influenzata da questo rapporto, prima solo con il porto, e nell’ultimo secolo anche con il turismo; presentandosi come una delle poche realtà della costa romagnola in cui il centro storico è sovrapposto con il polo turistico. Unico comune della riviera riminese ove la falesia incontra il mare.
Il lungomare Rasi Spinelli si trova proprio sopra questo gradino naturale, offrendo lungo il suo percorso, dei significativi cambi di quota. Ondulamenti, presenti in maniera marcata dal porto fino a via Verdi, che offrono degli scorci visivi unici, spesso però nascosti da disorganizzati manufatti a servizio alla spiaggia.
La passeggiata oltre ad aver delle limitazioni di tipo visivo, si trova anche ad avere delle difficoltà di relazione con la spiaggia stessa e con i servizi alla balneazione; il naturale dislivello viene affrontato con un muro, ed il collegamento con l’arenile avviene con delle banali scale che sbarcano sul retro delle attività senza una adeguata integrazione.
La problematica del interazione con gli spazi circostanti si ripropone anche verso la città, che risulta imperfettamente raccordata se non in sporadici punti. Il percorso pedonale è affiancato da una strada con un transito veicolare importante, facente parte dell’anello di circolazione del centro storico. Questo traffico, con i relativi parcheggi a raso, divengono così una barriera, che limita l’uso della passeggiata stessa.
Percorrendo verso mare, lo storico viale Bovio, si sfocia su piazza I° Maggio; benché sia una “agorà” estiva, diventa un modesto termine della passeggiata invernale; chiusa su se stessa senza alcuna valorizzazione del panorama verso il mare e verso le peculiarità storiche di Cattolica. Il bel piazzale soffre anch’esso problemi di comunicazione con il lungomare pedonale Rasi-Spinelli, dovendo il fruitore anche qui affrontare l’attraversamento di una strada carrabile.
La pista ciclo-pedonale proveniente dalla riviera di ponente di Cattolica rimane incompiuta al pontile di viale Fiume, senza una vera soluzione di continuità.
Da questa analisi si può sintetizzare che il susseguirsi di urbanizzazioni e adeguamenti infrastrutturali nel territorio, sia pubbliche che private, non si sono adeguatamente integrate tra di loro.
Pensieri
La riqualificazione del lungomare deve imporsi una visione strategica più ampia, in grado di riconsegnare un’idea unitaria di paese, di generare processi virtuosi su una scala maggiore.
L’obbiettivo progettuale è quello di creare una soluzione urbana continua, le cui componenti si integrino tra loro, riconsegnando un forma anche sociale, nel senso più ampio di condiviso, all’aggregato urbano.
Il momento storico in cui si affronta questa sfida, insicuro dal punto di vista economico e normativo, ci impone altresì di non limitarci alle esigenze dell’oggi, ma di guardare più lontano; questo significa concretamente, ad esempio, affrontare il problema della viabilità senza la paura di perdere dei parcheggi che solo una piccola élite potrebbe usare; rivedere il posizionamento dei servizi di spiaggia; impostare una reale integrazione tra l’offerta turistica e la passeggiata stessa.
Il lungomare Rasi-Spinelli offre l’opportunità per ripensare e ridisegnare il vivere Cattolica.
L’obbiettivo della proposta è di far incontrare Cattolica con il suo mare; permettere la fruizione di questo spazio da parte della cittadinanza durante tutto l’arco annuale, valorizzando la sua passeggiata con nuove prospettive d’uso.
Proposte
Partendo da queste considerazioni, il progetto individua delle emergenze da trasformare, offrendo un nuovo equilibrio tra spiaggia, passeggiata e città.
Il quadro di rinnovamento coinvolge tutto il lungomare Rasi-Spinelli, dal suo collegamento con la riviera di ponente al porto, interessando anche le sue interconnessioni con gli spazi confinanti ed coinvolgendo i rapporti di tutta la città.
Il progetto richiede uno sforzo congiunto di tutta la comunità; impegno che partendo da quadro particolarmente frammentato, risulterebbe eccessivamente oneroso se non condiviso dalle parti interessate.
L’obbiettivo dell’azione rinnovatrice è l’incontro tra città e mare, realizzando un elemento unificatore, una piazza che si allunga sulla spiaggia, valorizzata con un collegamento ininterrotto con il centro storico del paese. Un riappropriarsi da parte dell’urbe di un suo elemento sinora percepibile come esclusiva attrazione turistica, focalizzato su una stagionalità di breve durata; visione sconfitta rimarcando l’appartenenza di questo luogo all’intera comunità, valorizzando la spiaggia e le strutture che vi insistono, facendole diventare un valore aggiunto, anche in termini di servizi, alla vita cittadina durante tutto l’anno.
La passeggiata può farsi volano per l’offerta ricettiva anche fuori stagione, dotandosi di servizi in grado di occupare e innescare l’uso del lungomare in periodi diversi secondo la domanda.
La peculiarità del progetto consiste nella ridistribuzione tra il transito carrabile e quello pedonale, traslandole ad altezze differenti. La viabilità motorizzata viene spostata verso il basso, raggiungendo la stessa quota dell’esistente parcheggio interrato di piazza I° Maggio, che avrà un accesso direttamente dal livello strada; analogamente si ridefiniscono gli ingressi ai parcheggi interrati degli hotel in prima linea, offrendo un entrata preferenziale dalla carreggiata. A tale livello si realizzeranno le interconnessioni con il sistema viario in progetto: piazzole di sosta del trasporto pubblico, sosta breve per accesso al privato, scale e ascensori per collegare i due livelli.
Cattolica può così fare convivere le due tipologie di viabilità in tutti gli orari e periodi dell’anno, realizzando un anello carrabile intorno al centro della città, collegamento di servizi e attività.
Il secondo percorso, ciclo-pedonale, viene rialzato ad una quota analoga al piano terra degli edifici della prima linea, componendo una sorta di piazza allungata che si affaccia e comunica con la spiaggia ed il mare, senza nessun vincolo di tipo visivo. La complanarità di questo spazio pubblico con le confinanti aree private, permette di arricchire l’offerta ricettiva, divenendo la passeggiata il naturale affaccio dell’offerta turistica, una sorta di salotto all’aperto, un unico grande giardino condiviso.
Per mettere in comunicazione la nuova promenade con il livello arenile, in corrispondenza delle vie perpendicolari al litorale, nascono dei giardini, delle dune verdi di macchia mediterranea che oltre a mettere in relazione la spiaggia con la città. aumentano il livello qualitativo del poco verde esistente a Cattolica.
Il sovrapporre i due percorsi in livelli differenti (ciclo pedonale e carrabile) determina, un aumento di spazi sull’arenile; ulteriormente allargati facendo scivolare i servizi di spiaggia esistenti sotto la passeggiata pedonale. Queste aree servono per rielaborare l’immagine del litorale, permettendo di aggiungere nuove funzionalità, attrezzature a servizio della spiaggia, potenziare l’area multifunzionale dell’arenile ed ampliando la spiaggia stessa. Il diretto contatto tra questa nuova area multifunzionale con la passeggiata sovrastante ne permette un utilizzo durante tutto l’arco temporale.
Una nuovo tracciato ciclo-pedonale, alla quota arenile, viene posizionata tra l’area uso ombrelloni e la zona multifunzionale, mettendo in diretta comunicazione il porto con il lungomare della riviera di ponente, ed offrendo un inedito sguardo sul mare. Il volgere di questo nuovo percorso si incontra con i giardini che lo connettono, superando il naturale declivio delle dune, con la promenade a quota differente.
L’occhio non si ferma più su artificiali barriere; passeggiando in centro si potrà volgere lo sguardo verso l’infinito.